American Universities & Carpi Schools
Falco Magico_Performers

Il progetto “American Universities and Carpi Schools” e’ nato nel 2000, grazie all’incontro tra il Professor David Reinking, la Professoressa Beverly Payne, Anna Giovannini e Roberta Rinaldi: i due professori universitari cercavano un partner italiano per realizzare un programma di scambio culturale unico nel suo genere: desideravano che i loro studenti e futuri insegnanti potessero calarsi nella realtà delle nostre scuole, vivendo in una cittadina italiana per alcune settimane. E’ stato un lavoro impegnativo, ma, con la disponibilità del III Circolo Didattico di Carpi, allora diretto dalla dott.ssa Emilia Durante, e delle scuole dell’infanzia comunali, è iniziata questa significativa esperienza di conoscenza e confronto reciproci. Ora molte altre scuole carpigiane accolgono gli studenti e tante famiglie, con rinnovato entusiasmo, ospitano studenti e professori.

 

La dott.ssa Roberta Rinaldi e la dott.ssa Anna Giovannini si occupano di scambi culturali e soggiorni studio all’estero da oltre 20 anni; prima tramite Victoria Language Centre ed ora con Victoria Languages and Cultures si occuperanno nuovamente della gestione e del coordinamento di “American Universities and Carpi Schools – 2020”.  Gli studenti della Clemson University (South Carolina), della Old Dominion University (Virginia), della University of Kansas e dell’Università del Missouri (Missouri) – Stati Uniti d’America – saranno abbinati a specifiche classi delle scuole di Carpi e verranno ospitati da famiglie locali. L’offerta culturale di questo progetto, infatti, si articola su due aspetti, quello della famiglia e quello della scuola.

 

Ospitare in famiglia 

 

Ogni famiglia che accoglierà per circa quattro settimane uno studente sarà preparata a vivere quel momento con curiosità e gioia, ma soprattutto informata. La scheda che verrà per tempo consegnata conterrà tutte le notizie che riguardano la/il ragazza/o, la sua famiglia naturale, i suoi studi ed interessi insieme a fotografie e ad una sua lettera. La famiglia ospitante fornirà al Victoria una propria scheda, delle fotografie ed una lettera per la/lo studente. Tutto questo materiale scambiato per consentire una prima conoscenza reciproca. Il periodo di permanenza degli studenti sarà pieno di lavoro e di studio, ma anche di visite ai luoghi di interesse della cittadina e delle vicinanze. La famiglia riceverà la scheda degli appuntamenti in modo da poter gestire tempi ed impegni. I ragazzi desiderano partecipare alla vita di tutti i giorni della casa ospitante, nel pieno rispetto delle regole che vi troveranno. Ospitare significa aprire la propria mente ed il proprio cuore: questa può essere un’occasione non solo per migliorare il proprio Inglese, ma anche per conoscere uno stile di vita diverso; gli studenti americani sono sempre lieti di potersi confrontare con la nostra cultura, che trovano estremamente affascinante. Un periodo, anche se breve, di accoglienza vede spesso nascere amicizie ed affetti che durano una vita intera!

 

Ospitare nelle scuole

 

Ogni classe aderente al progetto accoglierà uno studente, del quale in precedenza avrà ricevuto il necessario profilo informativo, riguardante sia il suo percorso di studi sia la sua personalità ed i suoi interessi. Anche in questo caso, i dati vengono scambiati prima della partenza del gruppo dagli Stati Uniti: disegni, storie, saluti raggiungono gli studenti che rispondono sempre con entusiasmo. Il lavoro che precede il periodo di permanenza permette alle scuole di organizzare al meglio le attività.

Per garantire la buona riuscita di uno scambio culturale, dal punto di vista professionale è importante che ogni idea ed attività siano ben articolate. La presenza degli studenti americani, infatti, non è passiva. In accordo con i docenti, tutti loro sono pronti a partecipare concretamente alle attività di insegnamento, ad aiutare nella gestione della classe ed allo svolgimento dei progetti di più sezioni.  Da alcuni anni, in particolare, viene concordata con i professori americani ed i responsabili delle scuole italiane una lettura animata in lingua inglese: dopo aver scelto i testi più adatti alle varie classi, i professori e gli studenti americani preparano molteplici attività legate alla lettura prevista. Arrivati in Italia, il personale del Victoria, competente nell’ insegnamento della lingua straniera, elabora insieme a loro il materiale per adeguarlo alle esigenze delle classi italiane o alle particolari richieste degli insegnanti delle scuole ospitanti. La lettura animata è solo una delle offerte proposte, ma proprio per il successo ottenuto negli anni scorsi, anche nell’edizione 2020 verrà proposta in forma di rappresentazione teatrale, con il titolo di “Why Not”, a bambini dai 5 ai 7 anni delle scuole di Carpi. L’iniziativa avrà luogo presso la Biblioteca “Il Falco Magico” di Carpi. In generale, i ragazzi portano con sé anche materiale riguardante le loro scuole ed il loro paese da mostrare in classe e con cui rispondere alle numerose curiosità degli studenti italiani. Ogni materia può essere oggetto di scambio: i docenti che vorranno cogliere questa opportunità potranno invitare i ragazzi ad affiancarli nelle loro ore; terminati gli studi, essi diventeranno a loro volta insegnanti e desiderano collaborare attivamente, superando in modo intelligente e creativo, insieme agli insegnanti Italiani ed ai loro alunni, le eventuali difficoltà che possono derivare da oggettive barriere linguistiche (anche per questo motivo, Victoria Language & Culture rimane sempre a disposizione, sia per semplici funzioni di interpretariato, ma ancor più in qualità di mediatore culturale, facilitando le comunicazioni tra le varie parti coinvolte). Anche i momenti ricreativi saranno occasione di scambio, canzoni, giochi, sport: un mondo che dai canali mediatici spesso devianti arriva in questo modo direttamente e sinceramente agli occhi dei nostri ragazzi. L’ospitalità si rivela anche occasione di confronto per il nostro corpo docente: i professori americani, prestigiosi esperti di Scienze dell’Educazione, sono collaboratori speciali. Ogni anno arrivano in Italia con sempre maggiore passione per questo progetto, sono persone molto disponibili, pronte a condividere esperienze e conoscenze, materiale sul loro sistema educativo in generale e sull’ insegnamento della lingua inglese in particolare, anche tenendo conferenze – dibattiti relativi a temi proposti dagli insegnanti italiani (ad esempio l’ interculturalità nella scuola, tematica di grande attualità in Italia). In particolare per lo studio della lingua inglese, gli universitari statunitensi, in veste di madre linguisti possono diventare una risorsa importante, da utilizzare gratuitamente all’interno delle classi, cosa ancor più apprezzata in tempi di ristrettezze economiche significative anche per le scuole.

In breve, i docenti americani desiderano che i loro studenti siano inseriti nelle scuole locali, interagendo con insegnanti ed alunni, raccogliendo dati ed informazioni per un’analisi comparativa dei due rispettivi sistemi scolastici, anche e sempre con maggior interesse in rapporto all’ambiente socioculturale di cui fanno parte. Ad esempio, sono interessati a: progetti scolastici delle classi coinvolte, metodologia e didattica, partecipare ad uscite sul territorio, disciplina e gestione della vita di classe, sistemi valutativi, interazione insegnanti – alunni, programmi ed assistenza a bambini portatori di handicap e con particolari esigenze, coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, rapporto scuola – città, classi multietniche e rapporti interculturali…

Da anni si sperimentano nella realtà carpigiana i frutti di questo incontro di culture; i rinnovati investimenti di queste università e l’adesione sempre più vasta di scuole e famiglie confermano la validità di questo progetto.

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